(A) Spasso - cosa fare in cittàEventi

Strage di Bologna. Tutti gli appuntamenti, tra cinema, incontri, progetti multimediali e una “maratona social”

29-07-2020

Di Laura Bessega

Tutto ciò che esiste nell’universo è frutto del caso e della necessità. Lo diceva quasi 2500 anni fa Democrito, filosofo della Grecia antica, che insieme a Leucippo fondò l’atomismo e che, per alcuni pensieri straordinariamente moderni, può essere considerato il padre della fisica.

Ho sempre visto il caso in maniera un pò differente. Anche se non si può affermare o dimostrare che non esista, ho sempre creduto che anche ciò che ci capita per caso è perché in qualche modo gli siamo andati incontro o, come diceva Tiziano Terzani, siamo noi che, una volta cambiati gli occhiali con cui guardiamo il mondo, vediamo ciò che prima ci sfuggiva e per questo credevamo non esistesse. Il caso, insomma, siamo noi. 

Ma certe cose alle volte è impossibile spiegarle in altro modo.

Come chi si è trovato alla stazione di Bologna alle 10:25 di quel fatidico 2 agosto 1980.

Anche io la penso come il giovane Alessandro Nidi, regista di un documentario sulla strage, scritto da Carlo Lucarelli, Federica Campana e Paola Mordiglia e prodotto da Ruvido Produzioni. 

“2 agosto 1980. Un giorno nella vita” andrà in onda sabato 1 agosto su RAI UNO alle 23.40 e sarà disponibile su RAI PLAY dal giorno successivo.

 

Ma perchè raccontare una cosa già raccontata?

“Perchè ci sono indagini che durano 30 anni. Perchè emergono sempre nuovi dettagli. Volevamo raccontare questa storia da un punto di vista diverso, emozionale, e fare in modo che chi non conosce questa vicenda e chi in qualche modo se n’è dimenticato, torni di nuovo a sentirla”, dice Lucarelli.

Insomma un lavoro emotivamente forte perché lo è la storia, terribile e dolorosa.

Il modo di raccontare questa strage è sentimentale, non vuole essere scioccante. È già tutto così scioccante”. A raccontarlo è Nidi, che aggiunge: “poteva capitare davvero a qualunque persona. A noi. Io non c’ero perché sono nato nel 1985 ma poteva capitare a mia mamma. Non è un caso quello che è successo, ma è un caso che alcuni fossero lì in quel momento. Mi sono rimaste impresse le storie delle persone. Le conosco praticamente tutte a memoria. Debora Caprioli chiede al fratello di restare un’ora in più con lei quella sera, al mare,  per andare a cena con tutta la famiglia. ‘Tanto il treno lo prendi il giorno dopo’. E quel treno è proprio quello del 2 agosto. Avrebbe potuto essere chiunque. È la cosa che mi tocca di più. Questo dolore potrei spiegartelo in mille modi, ma rimane sempre incolmabile”.

In una fase in cui ci sono ancora casi aperti che rimarranno nella storia del nostro paese, domani, giovedì 30 luglio, verrà a Bologna il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del quarantennale delle stragi del 2 agosto 1980 e di Ustica, a cui sarà anche donata una copia del libro fotografico “2 agosto 1980 ore 10,25”, pubblicato dal Comune di Bologna due mesi dopo la strage alla stazione e oggi ristampato per metterlo a disposizione delle scuole e delle biblioteche di Bologna e della Città metropolitana. La ristampa è stata realizzata grazie alla collaborazione di Edizioni Pendragon

Secondo Paolo Bolognesi, presidente dell’associazione dei parenti delle vittime, per cui a quei tempi era difficile fidarsi di chiunque perché i depistaggi venivano anche dalle Istituzioni, questo è un segnale molto importante “e dimostra una sensibilità che non sempre abbiamo visto in passato”. Infatti Mattarella è il primo presidente che verrà alla celebrazione della strage dopo Sandro Pertini che fu subito presente dopo l’attentato e partecipò ai funerali.

Le iniziative partono il 30 luglio e si concludono domenica 2 agosto con la giornata in memoria delle vittime di tutte le stragi.

Sul sito del Comune di Bologna, sulle pagine social istituzionali (Facebook, Twitter, Instagram) e sul canale Telegram, tutti gli appuntamenti e le iniziative istituzionali e non collegate al quarantesimo anniversario della strage alla stazione.

Tra queste segnaliamo sabato 1 agosto, dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20.30, “Le stazioni della Memoria del 2 Agosto 1980”, un percorso a tappe in via Indipendenza dove si articoleranno diverse stazioni: alcune multimediali (con totem hi-tech che mostreranno immagini storiche e testimonianze dirette), altre di natura letteraria (con narratori) o artistica (uno street artist realizzerà un’opera sulla scritta “Bologna non dimentica”) fino a una stazione dedicata appositamente ai bambini. A cura di Cantiere Bologna, Le Sardine, Cucine Popolari.

Vi segnaliamo anche la rassegna Cortile in comune che ospiterà domenica 2 agosto, nel cortile Guido Fanti di Palazzo d’Accursio un dibattito ed un’installazione multimediale che metteranno al centro il valore contemporaneo della memoria, intesa come base costitutiva per un’idea di cittadinanza che guardi al futuro.

In che modo i nuovi media possono contribuire a rendere vivi il dibattito pubblico e la presa di coscienza di drammi passati, proiettandoli verso un futuro consapevole e partecipato? Come incide la trasmissione della memoria sulla vita delle generazioni più giovani? Come si può stimolare una partecipazione attiva ed informata attraverso le nuove tecnologie?

Nel cortile Guido Fanti di Palazzo d’Accursio, durante la serata, si potrà accedere a tre stazioni della memoria multimediali.

Il dibattito, con un intervento di apertura del Sindaco Virginio Merola, è organizzato da Fondazione per l’Innovazione Urbana in collaborazione con Cantiere Bologna e sarà trasmesso in streaming sulla pagina Facebook della Fondazione per l’Innovazione Urbana. L’ingresso è alle ore 19Incontro gratuito su prenotazione.

Inoltre dalle 10.25 del 2 agosto fino a sera si alterneranno in una ‘maratona social’ sulla pagina Facebook e Instagram dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna per ricordare la strage del 1980, Paolo Fresu, Angela Baraldi, Giorgio Comaschi, Dodi Battaglia, il musicista Luca Taddia, la giornalista Antonella Beccaria e l’illustratore Alex Boschetti.

Sono solo alcuni dei nomi che parteciperanno alla maratona per tenere viva la memoria con un videomessaggio, un ricordo, un brano musicale, un appello, un monologo teatrale. Tutti i contributi video saranno pubblicati sui canali social dell’Assemblea (Facebook e Instagram) e su www.cronacabianca.eu

E poi, un progetto di arte pubblica, che attraverso murales e installazioni urbane, unirà Bologna alle altre provincie della regione nella commemorazione dell’attentato alla stazione. Perché sono passati quarant’anni, ma ‘non passa’. E l’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna, nel quarantesimo anniversario della strage, ha deciso di onorare la memoria delle vittime e dei feriti coinvolgendo il mondo della musica, del cinema e dell’arte.

Last but not least, in questi giorni così ricchi di eventi, il progetto “Lost&found 1980-2020. Memorie private e collettive 40 anni dopo”, progetto di Serendippo in collaborazione con Associazione familiari vittime della strage del 2 Agosto 1980, Fondazione Rusconi, Tper e con il contributo dell’Assemblea Legislativa regionale. Murales per ricordare. L’arte come strumento di memoria. Si tratta di un percorso di arte pubblica che attraversa strade e piazze con le opere di giovani artisti, tutti nati dopo il 1980. Ci sono installazioni sulle pensiline Tper in stazione centrale, con i volti delle 85 vittime. Il progetto è di Silvia Cicconi, si chiama Memorie Di menti care. Ogni immagine è bucata come la grata dei confessionali e sovrapposta ad una fotografia della stazione di quel 2 agosto a simboleggiare le bugie e le confessioni che, in questi quarant’anni, hanno accompagnato il ricordo. Ma non solo, sempre sulle pensiline Tper in stazione centrale anche il progetto di dresscodeguru lab – Uno squarcio su Bologna, che intende riproporre gli effetti della bomba alla Stazione di Bologna del 2 agosto 1980 sul tessuto cittadino bolognese con tre collage e il progetto “fRammenti” di Hazkj, ciclo di 6 poster si concentra sulle parole chiave #1980, #tv, #strage, #politica, #fiat.

Ci sono anche opere disseminate in stazione e a diverse fermate dei bus in tutta la città, fino ai tre murales realizzati proprio per il 40esimo anniversario a Bologna, Reggio Emilia e Parma realizzati rispettivamente da Collettivo FX, Psikopatic e Alessandro Canu. L’inaugurazione è il 31 luglio alle 10 da Dumbo