Non sapeva che fare. Capita. Avrebbe potuto fare qualunque cosa, magari scrivere a qualcuno su Whatsapp o buttarsi sul divano e accendere la Tv. E invece no, quel giorno Leonardo Lago, che è attore, ha preso una telecamera, l’ha puntata verso se stesso e ha recitato un testo che aveva scritto.
Iniziava così. “Ho un mare di poesie che ti assomigliano. Se l’amore si bagna, fa come i fogli? cioè, diventa un pasticcio? O forse fa come l’acqua del mio bagno che si allarga a macchia e si fa strada su tutte le fughe? Se così fosse ad alleviare un torto d’amore basterebbe…uno straccio…”.
L’amore, già. Ma anche Bologna a fare da contesto.
Era il 2016 e quel video (Lo straccio, appunto) Leonardo l’ha postato Facebook inserendo tra i vari hashtag anche #narrandoBO. “Ho continuato poi ad usarlo negli anni. Mi piaceva l’idea di raccontare la città e anche me stesso”, mi dice.
Quell’hashtag oggi è diventato un progetto di storytelling interamente dedicato a Bologna, che vuole raccontare la città attraverso la voce e le performance di artisti, attori, autori, musicisti che sul palco sviluppano un tema attraverso diversi linguaggi: dalla poesia, alla stand-up comedy, fino al teatro di narrazione e la musica.
La prima serata di questo nuovo format è venerdì 9 febbraio, alle 21.30, al Loft Kinodromo.
Si parte da una poesia di Roversi che farà da filo conduttore e da intermezzo tra le diverse performance.
Sul palco saliranno Fabrizio Pagliaretta, Pasquale Faraco, Michele Zaccaria, Giulia Visaggi e Christian McDaniel.
A presentare e condurre la serata lo stesso Leonardo Lago.
“Sono partito da ciò che mi piace fare e dal mio modo di raccontare storie. Poi ho aperto ad altri”
Condividi questo articolo