Memento audere semper era il motto degli Illuministi. Ricordati di osare sempre.
E cos’è il genio, se non un atto di chi osa e si mette in gioco anche, volendo, per gioco?
Chi era presente al concertone delle 6000 Sardine in piazza VIII Agosto, lo scorso 19 gennaio, ed è rimasto impavido fino alla fine, sicuramente ricorderà il biscione di gente che seguiva correndo, nonostante il freddo, una mega sardina su un risciò guidato da un gruppo di ragazzi con sparavano musica dalle casse, per le vie principali del centro di Bologna.
Abbiamo voluto scoprire chi ci fosse dietro al dj set itinerante targato Vibrella Sound.
E così, tra una telefonata e una mail, nel giro di qualche giorno arrivo a contattarli.
“Selector dall’orecchio fino, dispensatori di basse frequenze, maestri di cerimonia, abili intrattenitori, due eccentrici personaggi che arrivano pedalando con il preciso intento di scatenare un dancefloor”.
Così si definiscono e così ho conosciuto Leonardo Cristiani, responsabile artistico e co-fondatore, insieme a Marco Macchione, della compagnia La Sbrindola, compagnia di teatro di strada di Bologna in giro ormai da 10 anni, che ha già raccolto un suo personale successo internazionale.
In attesa di rivederli all’opera con un nuovo format di spettacolo Vibrella Nights in scena al Mikasa Club il prossimo 31 gennaio, Leonardo mi spiega cos’è Vibrella Sound.
“Vibrella Sound nasce tra le peggiori strade dei migliori festival d’Europa, ovunque, da un’idea de La Sbrindola, compagnia di performers acclamata a livello internazionale”.
Un side project, un progetto artistico e musicale collaterale portato avanti da chi ha già esperienza in seno a una compagnia teatrale. Scendendo nel tecnico e nello specifico, si tratta di un sound system autocostruito, installato sopra a un risciò che è il vero motore di questo progetto ciclo-performativo.
“È il risciò che dà vita a tutta una performance di dj set itinerante dall’esagerato impatto energetico, a propulsione esclusivamente umana! Spaziamo dalla Bass Music, Glitch, D’n’b fino al Funk, al Rock and Roll, allo Swing e chissà che altro, in futuro.
Scegliamo solo big tunes e succosi remix per accompagnare il pubblico, così da creare parate deliranti e piste infuocate fin sul tetto del risciò, che per l’occasione, diventa un modesto stage per performers, ospiti o per il pubblico stesso!”
Creatività al massimo, proprio come la musica che portano in giro.
Musica e circo, performance itinerante e chi più ne ha più ne metta, i Vibrella Sound hanno dato vita anche a una serie di video: per la diffusione video del progetto, infatti, hanno scelto un metodo innovativo, decidendo cioè di registrare, in collaborazione con il noto videomaker bolognese Daniele Poli, dello Street Style Studio, una miniserie dal titolo The Vibrella Sound Stories, interamente uscita su YouTube. Per ora ci sono online due puntate, la terza è in fase di montaggio.
Leonardo mi spiega che la performance è 100% made in Bologna e viene eseguita in diversi formati.
“Dall’opzione semplice che include due persone al formato ‘Vibrella Sound Show’, che coinvolge altri artisti, differenti ogni volta, proponendo performance sul tetto, tra le quali palo cinese, giocoleria e giocoleria led, passando per smoke dance, pole dance, verticalismo fino alla comedy, al contorsionismo, finendo anche a fare performance pirotecniche, tip tap, antipodismo, corda molle e fuoco. Non ci facciamo mancare nulla, c’è da dire!”.
Preziosa in particolar modo è stata la collaborazione con l’artista torinese Paolo Locci (Brigata Totem) che li ha portati all’ideazione e alla realizzazione del primo Palo Cinese su ruote.
“Il primo della penisola e probabilmente del mondo, che ci ha dato la possibilità di realizzare performance di con alte skills acrobatiche, in movimento”.
Una storia, la loro, fatta di gioco che diventa professione e della bellezza della collaborazione tra artisti, un brain storming in continuo fermento che genera una creazione artistica e musicale che si muove tra l’arte circense e un normale dj set. Uno spettacolo che viene quasi naturale definire “esperienziale”. Ma anche una storia con dentro altre storie, come quella del loro immancabile risciò.
“Il risciò della Sbrindola è stato acquistato undici anni fa, recuperando un vecchio risciò semi-abbandonato, a Riccione, un vero risciò da Riviera. In seguito, grazie alla collaborazione con David Styler, artista inglese specializzato nella lavorazione del ferro, è stato completamente modificato, nella sua forma e struttura, rendendolo molto robusto ed al contempo esteticamente accattivante.
L’impianto audio del Vibrella Sound, invece, è stato costruito solo molti anni dopo grazie all’aiuto di ingegneri della Cicognani Engineering, insieme ad artisti e falegnami come Brg Creations e Saggion Paganello”.
Un’ispirazione che viene dalla giamaicana Sound System Culture, dove la costruzione del proprio impianto e la sua messa a punto fa parte integrante della filosofia e della proposta artistica.
“Nell’autunno del 2019, dopo un’estate da paura e di ‘test’, abbiamo deciso di migliorare e implementare ulteriormente la potenza e la qualità del suono. Così, prima del Natale ho creato e messo online una campagna Facebook per coinvolgere il pubblico ed invogliarlo a sostenerci per la creazione dell’impianto 2.0”.
Vibrella è un progetto giovane, nato a Bologna da non troppo tempo ma che vanta già un suo curriculum internazionale. Così mi racconta Leonardo.
“È un progetto nuovissimo di zecca. Nonostante ciò, ha già partecipato a importantissimi festival ed eventi musicali. Ci siamo esibiti in Ungheria sia allo Sziget sia all’Ozora festival, uno dei festival Psy-trance più grande d’Europa, poi al Boomtown Fair in Inghilterra e al Fusion Festival, in Germania.
In Italia abbiamo avuto modo e piacere di portare le nostre performance all’Imaginaria, festival nell’appennino tosco-emiliano e al Sa Terza Metari, in Sardegna. E poi naturalmente anche all’evento delle sardine, a Bologna, la scorsa settimana”.
In particolare, con il movimento delle 6000 Sardine è nata una collaborazione che li ha portati ad essere il dj set di chiusura dell’enorme evento in piazza VIII Agosto a Bologna. Ma a proposito di collaborazioni, Leonardo prosegue.
“Collaboriamo anche con il progetto Parade78, sideshow unico in Italia nel suo genere ideato da Luca Carbone e sostenuto da molti enti italiani per il teatro di strada e la musica, che coinvolge molti artisti e musicisti tra cui la mitica Ava Hangar, miss Drag Queen Italia 2019”.
La chiacchierata si conclude su quello che è il nuovo format di spettacolo in arrivo.
“Riguardo a Bologna, oltre all’evento passato in piazza, Vibrella Sound organizza un format di seconda serata unico nel suo genere, grazie alla collaborazione con il Mikasa Club, club bolognese noto per la sua programmazione di qualità soprattutto per la scena electro e drum and bass. Il format si chiama ‘Vibrella Nights’, ed è un genere unico di serata dove la bass culture si mescola all’universo circense”.
Qualcosa da vedere, da sentire e a cui partecipare. Un evento che, a detta di chi organizza, è meglio non perdere.
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