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Come si sente oggi Bologna? City Mood, l’app delle emozioni collettive

22-07-2021

Di Giulia Fini

Come stai? La classica domanda di circostanza a cui l’abitudine ormai ci ha abituato a rispondere in automatico: bene, dai.

Nell’ultimo anno forse qualcosa è cambiato. Abbiamo cominciato a chiederci noi per primi come stavamo (spesso, non bene). E mentre ognuno di noi stava chiuso nella sua casa a fare i conti con le proprie emozioni c’è chi ha voluto guardare le cose da un’altra prospettiva, non del singolo ma della comunità.

Sì ok come sto io, ma gli altri? Come si sentono gli altri? Come si sente la mia città?

Hanno provato a rispondere Dario Ghiggi, Brunella Ghiggi e Davide Fisciano, i fondatori di Public ICC, software house e agenzia di comunicazione divisa tra Napoli e Bologna che dal 2018 sviluppa progetti che applicano le nuove tecnologie alla cultura, usando modalità innovative. E proprio a Bologna ad aprile 2020, durante i primi mesi di pandemia, è nato il progetto City Mood, un’app centrata sull’espressione delle emozioni, scaricabile gratuitamente sia su Android che su iOS da un paio di mesi. Permette ai suoi utenti di esprimere il proprio umore localizzandosi per città e di partecipare alla costruzione del sentire comune.

«Come il singolo può interagire con la sua comunità? Nessuno se l’è mai domandato – mi racconta Dario Ghiggi, CEO di City Mood – Siamo bombardati da centinaia di informazioni e viviamo in un mondo iperconnesso però nessuno si è mai domandato come stanno le persone, e come questo “mood” si potesse misurare, registrare».

Attraverso la raccolta di tutti i “mood” dei singoli utenti e la ricostruzione del sentire collettivo attraverso l’aggregazione dei dati, l’app è in grado di rispondere a questa domanda ogni giorno: “Come si sente Bologna oggi?”.

«In via Massarenti c’è un tabellone che aggiorna i passanti sullo stato dell’aria di Bologna. Abbiamo provato a immaginare come sarebbe entrare in città leggendo il suo stato d’animo: “Oggi Bologna è felice”, “Oggi Bologna è preoccupata”».

Divertita, felice, in forma, arrabbiata, sorpresa, triste, innamorata, stressata, stanca, preoccupata, fiduciosa, ok. Al mattino, City Mood invia una notifica per chiedere il proprio umore giornaliero, scegliendo tra queste 12 emozioni, e raccontare alla community perché oggi ci si sente così. In base all’emozione espressa l’app proporrà le attività cittadine per quel determinato umore: promozioni, eventi, news e offerte per migliorare o cambiare le emozioni quotidiane. C’è anche la possibilità di contribuire alla dinamica cittadina con le proprie idee, rispondendo ai sondaggi proposti: Come affronti il traffico cittadino? Come ti poni sul tema plastic free? Come ti sei trovato con lo smartworking?

«Uno degli ultimi sondaggi era sull’estate bolognese, abbiamo chiesto se le persone si sentivano sicure di partecipare agli eventi culturali all’aperto nei mesi estivi. Era un’informazione importante da sapere. I risultati sono stati: 45% “Sì non vedo l’ora”, 30% “sì, ma solo piccoli eventi di quartiere”, 15% “Forse, dipende dalle situazioni di sicurezza”, 10% “No, ho paura degli assembramenti”».

Team Publics ICC e l’artista Creatori di Emozioni alla mostra Dante Plus 700

L’app è attiva su Bologna e da un paio di settimane è approdata anche a Ravenna in occasione della mostra collettiva Dante Plus 700, in cui oltre 150 artisti hanno reinterpretato il volto di Dante in chiave moderna con illustrazioni, arte contemporanea e contenuti in realtà aumentata.

Publics ICC è uno degli sponsor della mostra e ne ha realizzato il virtual tour dando la possibilità di poterla visitare in 3d dai propri dispositivi desktop e mobile. Come City Mood invece hanno scelto un’opera, una scultura dell’artista Creatori Di Emozioni che ha realizzato un Dante poligonale scolpito in 3d e poi realizzato in ceramica con alcuni componenti preziosi: lustro madreperla e una corona d’alloro in oro da 12 carati.

«Abbiamo proposto di illuminare quest’opera in 12 colorazioni differenti a seconda delle emozioni dominanti della città. Ad ogni emozione è associato un colore. Tutti possono scoprire come si sente la città visitando la mostra o passando da piazza San Francesco, dato che l’opera è esposta davanti a una vetrata. Lo chiamiamo “orologio delle emozioni” e volevamo che fosse visibile non solo attraverso l’app ma anche attraverso un monumento culturale all’interno di una mostra collettiva».

Scultura di Creatori Di Emozioni

Il programma è quello di portare anche a Bologna un orologio delle emozioni visibile per la comunità cittadina, a tal proposito Dario mi confida che già per settembre ci sono progetti in vista e mi racconta molte altre idee che il team vorrebbe mettere in campo: «Immagina illuminare un’opera d’arte simbolo dentro un museo, o il Nettuno, o le Due Torri. Oppure un’altra idea che mi piacerebbe realizzare è quella di illuminare gli alberi, far dire agli alberi come si sente la città. Mi piacerebbe tantissimo il ginkgo biloba in Largo Respighi dietro il Comunale».

L’idea è anche coinvolgere le attività del territorio a creare delle offerte ad hoc basate sulle emozioni delle persone. Ad esempio: sei stressato? Le terme di San Petronio ti fanno uno sconto. «Questa deve essere un’app positiva, senza una patina di finta felicità. C’è una comunità che registra il sentire comune e cerca di trovare una soluzione perché sia solo una tristezza del momento e non cronica.

Le emozioni sono complesse, però sono anche temporanee, possono cambiare».

 

Su City Mood trovate anche una selezione di articoli di About, consigliati in base al vostro umore. Se vi va, potete scaricare l’app qui.

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