Il tema è la provincia italiana. La fotografia è il mezzo.
L’idea è valorizzare il territorio ovvero quell’immenso patrimonio che abbiamo in Italia tra piccoli borghi e comuni con le loro sublimi rocche, imponenti castelli, pievi dimenticate e tutti quei tesori nascosti che non sarebbero sfuggiti ai percorsi turistici di tanti altri paesi europei. E avvicinare le persone alla fotografia.
E’ così che nasce Fotonika, festival di fotografia itinerante alla sua prima edizione, che porta in provincia la fotografia d’autore.
Ce ne parla Laura Frasca, art director del festival.
“L’iniziativa è legata a Paoletti School of Photography, di cui io sono la direttrice. Manuela, la titolare, voleva coinvolgere i fotografi della provincia di Bologna, così mi è venuta l’idea di fare il contrario e portare la fotografia in provincia”.
Ci facciamo una breve chiacchierata e mi spiega la sua posizione riguardo a questa meravigliosa forma d’arte e comunicazione oggi nel nostro paese.
“Oggi più che mai c’è bisogno di fotografia in Italia, perché, se è vero che ce n’è tanta, forse anche troppa, nella comunicazione e sui social in generale, è altresì vero che manca la cultura fotografica, ossia ciò che permette alle persone di capire come si comunica veramente attraverso un’immagine. Siamo sempre più bombardati da immagini prive di contenuto e banali”.
Annuisco e penso che quello che manca alla gente, forse, ancor prima di comunicare attraverso le foto, è imparare a leggerle, l’ABC insomma.
Ne esce l’idea che portare in giro dei professionisti con anni di esperienza alle spalle che diano un significato ad un linguaggio che è diventato di uso comune ma che viene spesso usato in maniera “sgrammaticata”. Una scelta coraggiosa da un lato e che si adatta molto bene alla questione della valorizzazione del territorio dall’altro.
“Ecco perché molti fotografi hanno partecipato a titolo gratuito! Perchè ce n’è bisogno, e loro lo sanno. Ormai parliamo ancora prima che con le parole, con le immagini”.
E i professionisti che hanno aderito a quest’iniziativa sono, per questo primo anno, coloro che gravitano intorno alla scuola, scelta naturale.
Dopo un breve passaggio al Porretta Soul festival, la meta di questo 2018 è Minerbio, durante una delle feste più amate dai suoi cittadini, la Sagra settembrina, legata alla parrocchia di San Giovanni Battista, aperta in via del tutto straordinaria per una delle mostre. Fu distrutta dal terremoto del 2012 e ricostruita in seguito in quanto considerata una delle più belle chiese del contado. Il cuore della mostra è invece gentile concessione del conte Isolani, che ha messo a disposizione oltre alla Rocca, solitamente chiusa al pubblico, anche i vini di propria produzione. Grazie anche alla piena disponibilità del Comune, Minerbio ospiterà mostre e visitatori per tutta questa settimana nelle location più importanti di questa piccola cittadina, creando un percorso visivo tra la biblioteca, i palazzi comunali, le chiese, le antiche stanze della Rocca e i suoi giardini.
Segnaliamo l’inaugurazione con buona parte dei fotografi presenti per venerdì 14 settembre alle 20, al Teatro di Minerbio (via Roma, 2)
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