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Gli artisti di Oltre Festival spiegati ai trentenni

30-06-2019

Di Giulia Fini

Venti artisti che spaziano tra diversi generi: trap, rap, indie e rock. Tutti stanno lasciando il segno nel panorama artistico italiano, e molti di loro sono conosciuti e apprezzati soprattutto dalle nuove generazioni. Se queste facce e questi nomi non vi diranno nulla, tranquilli, semplicemente significa che non fate parte della generazione z.

Sono tutti nella line up di Oltre Festival la nuova arena estiva al Parco delle Caserme Rosse che li ospiterà sul main stage, dal 3 al 7 luglio. Il festival, di cui About è partner, è organizzato da Zamboni53, Millenium, Unipol Arena e Arci Bologna.

Escludendo alcuni di loro che abbiamo già incontrato, Motta, Murubutu, Gente e Fosco17, ho deciso, con l’aiuto del direttore artistico Amedeo Sole (che abbiamo già ospitato nel nostro programma radio), di andare alla scoperta di alcuni di questi nomi, presentandovi un artista per ogni serata del festival.

Day 1 – 3 luglio

Rkomi, Noyz Narcos, Ernia… e SPERANZA

È nato in Francia ma le sue origini sono di Caserta, luogo in cui ha deciso di tornare a vivere. Rappa sia in francese che in italiano, anzi, in napoletano. “Personalmente non capisco né il francese, né il napoletano(ride).

Sentendolo parlare nelle videointerviste sembra una persona introversa, mentre nelle canzoni riversa tutta la violenza e la rabbia che ha vissuto. “Tutti gli altri sullo stesso genere vengono dal rap ‘moneta e champagne’, lui invece no: non indossa Fendi e Prada ma marche di abbigliamento popolare, Givova e Legea. Gira sempre con il tavernello che è presente anche nel singolo Spall a sott, espressione casertana usata quando viene alzata la statua di Sant’Anna, la santa protettrice, durante le processioni. Un brano nato proprio per dimostrare la sua appartenenza alla città.

In ‘Chiavt a mammat‘ inizia il video buttando una sedia a mare… è un trapper pasoliniano, legato ai quartieri popolari, non è uno che si è creato il personaggio”.

Day 2 – 4 luglio

Mecna, Viito, Edo Ferragamo… e FRANCO126

Roma, Trastevere, una Peroni, 126 gradini della scalinata di via Dandolo, chiamata la Scalea del Tamburino, e una comitiva di amici che condividono la stessa passione per la musica. È nata così la crew dei 126 nucleo di quello che è diventato un gruppo più ampio, la Love Gang composta da una serie di artisti: Ketama126, Pretty Solero, Carl Brave, Drone126, Asp126, Ugo Borghetti e il nostro Franco126.

“Due anni fa l’album Polaroid, che ha fatto con Carl Brave, li ha resi entrambi più famosi a livello nazionale. Però il nuovo album, Stanza singola, potrebbe lasciar intendere che si è staccato da lui, si intuisce che non si sono lasciati bene. Mentre Carl Brave si è spostato più sulle sonorità pop, Franco 126 è uscito con un disco intimista, più personale”.

Day 3 – 5 luglio

Motta, Giorgiocanali & Rossofuoco, Murubutu… e BOWLAND

Con la terza serata ci vediamo più chiaro, i nomi scelti sono già più familiari anche ai più adulti.

Per gli spettatori di X-Factor i Bowland non sono di certo una novità. Nonostante le sonorità e strumenti non convenzionali che riconducono alla loro origine iraniana, sono riusciti a passare le selezioni e partecipare all’edizione italiana del 2018 arrivando sino alla finale, guidati da Lodo Guenzi de Lo Stato Sociale. Molti però non sanno che dietro le quinte dell’attività della band ci sta il collettivo bolognese Hmcf che si occupa del management.

È un trio trip hop nato nel 2015 a Firenze da tre amici di liceo: Lei Low, Pejman e Saeed conosciutisi a Teheran e successivamente trasferitisi a Firenze per studiare. Sul palco ci aspetta un sound mediorientale ma contaminato, che rifiuta ogni definizione rigida.

Day 4 – 6 luglio

Clavdio, Fosco17, Nostromo… e MARGHERITA VICARIO

“Cantante, attrice, è un’artista a 360 gradi”. Laureata all’Accademia Europea d’Arte Drammatica, inizia a lavorare come attrice soprattutto per fiction e film, due su tutti, i Cesaroni e To Rome With Love di Woody Allen. Presto però si avvicina anche al mondo musicale. “Uno dei suoi ultimi pezzi, Abauè, Morte di un trap boy, è una critica alla trap, riprende i versetti classici e li ridicolizza. Infatti non l’abbiamo messa nella giornata insieme ai trapper(ride).

Un’artista anomala nel panorama musicale italiano: è donna e non fa indie ma tutti i suoi testi sono scritti da lei. Il suo primo album Minimal Musical, candidato al Premio Tenco 2014 come Opera Prima, nasce da un suo spettacolo teatrale voce e chitarra: ogni canzone è un dialogo, una scena di vita quotidiana della protagonista.

Nel festival salirà sul palco in duo con Alessandro Pollio, pianista dal gusto jazz, con cui ha riarrangiato i brani per i live per il tour estivo.

Day 5 – 7 luglio

Massimo Pericolo, Dola, Gente…e IRBIS37

Trio di Milano Nord composto da una voce solista, Irbis, e due produttori Logos.Lux e dNoise. Dopo Boccadoro, l’ep autoprodotto nel 2018 e diventato subito virale nelle classifiche di Spotify, sono stati reclutati da Undamento, la stessa etichetta di Frah Quintale e Dutch Nazari.

Ripetto a tanti altri del mondo trap mi colpiscono i testi maturi e le influenze musicali che sono molto diverse”. Incasellarli in un solo genere è molto difficile: spaziano dal rap all’r&b, dal jazz al rock, ma di base c’è sempre l’influenza del cantautorato italiano, come affermano in una recente intervista. In alcuni brani si riconoscono sonorità che riconducono a Pino Daniele e Tiziano Ferro.

I biglietti per le singole serate sono acquistabili su Ticketone, Boxerticket e in tutti i punti vendita autorizzati.

È disponibile anche un abbonamento per tutte e tre le serate.

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