Si muove la città un titolo che racchiude una raccolta di tre podcast su Bologna ideati e prodotti da Iacopo Taddia, studente di Scienze Politiche Internazionali. Lo incontriamo per conoscere la fonte di quella voce narrante.
Iacopo ci racconta che l’idea è nata durante un tirocinio all’Associazione Scambieuropei, grazie all’uscita di un bando del Dipartimento Cultura del Comune di Bologna, come strumento per far conoscere la città.
L’Associazione aveva già un proprio podcast, inizialmente gli è stato chiesto di scrivere il progetto per partecipare al bando, per poi incaricarlo anche della sua realizzazione. «In questa nuova esperienza fortunatamente non ero solo: mi ha aiutato Dario Misano (uno studente come me di Forlì) mettendo a disposizione il suo studio di registrazione dove abbiamo composto a quattro mani la colonna sonora portante dei podcast. Poi c’è stato il contributo di Elena Patanè, un’attrice bolognese che ha dato espressività alle voci fuori campo dei personaggi famosi che di tanto in tanto intervengono nelle tre puntate».
Puntate ricche di suggestioni: da Basket City ai “burattinai di parole” (i grandi cantautori bolognesi) e infine la storica Università.
Sebbene non si fosse mai sperimentato da autore prima di allora, Iacopo ha deciso di buttarsi in questa avventura: «Io sono un appassionato ascoltatore dei podcast radiofonici dello scrittore Matteo Caccia, mi sono avvicinato a questo mondo mentre ero in Polonia; ascoltarli mi accompagnava mentre camminavo per le strade di quel paese, da straniero».
L’idea dietro questo progetto è che fossero fruibili a tutti, a tutte le età, che fossero in grado di calamitare l’attenzione e la curiosità di un pubblico eterogeneo, non per forza appassionato solo di una delle tematiche che scelte.
Questi temi avrebbero dovuto essere cinque, con l’aggiunta di un contenuto sulla letteratura bolognese e sulla realtà museale, ma quando i fondi si sono esauriti hanno dovuto fermarsi a tre.
Nel farli Iacopo, che ha viaggiato e tutt’ora viaggia moltissimo, si è posto la domanda su cosa vuole sapere una persona che arriva per la prima volta a Bologna «volevo soprattutto smontare l’idea del “girare a caso”: mi sono immaginato quindi delle macro-aree di interesse, come una sorta di traccia da cui partire per esplorare la città, un “filo di Arianna” da seguire creando una sintesi di quello che si può vedere, dare l’idea di una storia della città… forse un po’ nostalgica».
Originario di Pieve di Cento, in provincia, Iacopo viene da una realtà lontana e ha sempre visto Bologna come «la grande città da raggiungere». Appassionato di musica ha scelto di seguire i corsi al Conservatorio di Bologna parallelamente al liceo ma l’università lo ha portato nuovamente lontano, a Forlì, e ci racconta, senza una punta di rammarico, di aver vissuto questo periodo da esterno, conoscendolo, filtrato, attraverso chi poteva partecipare alla vita universitaria vantando di poter essere in una delle istituzioni migliori d’Italia.
Si muove la città è disponibile su piattaforma Spreaker, e salutando Iacopo non possiamo fare a meno di chiedergli se ci possiamo aspettare altre puntate: «mi piacerebbe moltissimo, questo progetto mi ha coinvolto in profondità, e se arrivassero altri fondi, sempre con un supporto, sarebbe bello pensare di registrare alcuni contenuti per turisti stranieri, per far sentire loro le tante, tantissime voci di questa città».
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