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Il sesso s’impara (anche) con i giochi da tavolo. Abbiamo provato la prima TabOOteca d’Italia

24-03-2023

Di Bruna Orlandi

Nei tempi in cui la vita reale non se la passa benissimo e quella virtuale primeggia con il suo costante brusio di social, chat, community, metaverso e videogame, a Bologna apre una vera e propria vetrina che custodisce giochi da tavolo, modelli anatomici, peluche – tra cui spicca Frida Vulva, un peluche di stoffa rosa fucsia, a forma (ça va sans dire) di vulva – ma anche libri che ammiccano alla convivialità.

Il progetto, targato Orlando, nota associazione femminista di promozione sociale, ha inaugurato lo scorso novembre con l’intenzione non solo di custodire quanto di liberare i tabù fornendo strumenti didattici e ludici a supporto di percorsi formativi ed educativi e di un’informazione guidata e consapevole nell’ambito della sessualità.

Non è un caso che l’iniziativa, prima in Italia, e dall’eloquente nome TabOOteca, sia nata proprio a Bologna, città da sempre pioniera di iniziative simili, come l’iconico Betty&Books, primo sexy shop femminista dove in tante, sottoscritta compresa, si sono approcciate con acerba curiosità. La trovate al Centro delle donne di Bologna, in via del Piombo 5.

Come funziona la TabOOteca me lo racconta Elena Lolli, socia dell’associazione Orlando nonché coordinatrice del progetto «È possibile prendere libri e giochi in prestito gratuitamente. Lo scopo è quello di educare alla cultura del rispetto e del consenso, promuovendo la conoscenza del proprio corpo e sfatando i tabù».

I destinatari del progetto sono persone di tutte le età, da quella evolutiva in poi, perché, come dice Lolli, «c’è sempre qualcosa da imparare e attraverso il gioco è più immediato», ma a richiedere il servizio sono peer educator, operatori socio/sanitari, formatori, educatori, genitori, divulgatori, centri giovanili, consultori e insegnanti in vista di attività di educazione sessuale da svolgere in gruppo.

L’uso del maschile sovraesteso qui appare improprio poiché «a usufruire del prestito sono soprattutto donne, in particolare educatrici, ma anche mamme che chiedono consigli per le letture delle proprie figlie in età scolare. Il menarca arriva durante le scuole elementari e si vuole far giungere le bambine a questo appuntamento con maggior consapevolezza. Menarca, sesso, menopausa sono tuttora temi che conservano uno stigma e dei quali si fatica a parlare».

I giochi sono molto richiesti e sempre in prestito, segno che la formula funziona. I più gettonati sono No taboo, Gioca le tue carte e Club godo. Non ve ne aspettate centinaia. Sono pochi perché pochi sono quelli in circolazione ma si spera che la collezione possa diventare sempre più folta. Il catalogo dei libri è più nutrito e – spoiler – a breve si aggiungerà anche Nonostante, libera, romanzo scritto da me che parla di vulvodinia.

Come immaginabile, il progetto inizialmente non ha ricevuto unanime approvazione e molte critiche sono giunte da Regione e Consiglio Comunale per conto di alcuni partiti politici  (mi astengo dal dire quali poiché di facile intuizione). La disapprovazione è stata inutile poiché si tratta di un progetto pubblico finanziato con un bando regionale, a cui l’associazione Orlando ha regolarmente partecipato, e che va avanti a testa alta e con sempre maggiore convinzione offrendo anche laboratori.

Se siete curiosi di visitare la TabOOteca, questo sabato, 25 marzo, dalle ore 15, avrete l’occasione di partecipare a un open day per scoprire i giochi  proposti e confrontarsi con formatrici e operatrici socio-sanitarie in un contesto informale, ma non vi aspettate uno spazio enorme: se per voi le dimensioni contano, lasciate perdere.

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