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6000 km, due ragazzi, una telecamera. Controcorrente, il road trip ambientalista al Terra di Tutti Film Festival

08-10-2019

Di Luca Giagnorio

Mai come nell’ultimo anno, tra l’impetuosa militanza di Greta Thunberg e il movimento studentesco internazionale Fridays For Future, il tema del cambiamento climatico legato all’impatto sempre più devastante delle attività umane sull’ambiente, è stato così centrale nell’opinione pubblica a livello nazionale e globale.

Anche la 13a edizione del Terra di Tutti Film Festival, in programma tra Bologna e Firenze dal 10 al 13 ottobre, si apre con un’anteprima dedicata a questi temi: oggi, martedì 8 ottobre, alle ore 21 al Vag 61 (via Paolo Fabbri 110) sarà proiettato Controcorrente, un documentario prodotto grazie al crowfunding e realizzato da Claudia Carotenuto (giornalista) e Daniele Giustozzi (economista ambientale), che viaggiano in Italia indagando lo stato dell’acqua nel nostro Paese. Alla serata, organizzata in collaborazione con Smk Videofactory e OpenDdb, saranno presenti i due autori per incontrare il pubblico.

Il documentario è un road trip ambientalista realizzato da due ragazzi under 30 che in un mese hanno percorso 6000 km da nord a sud (rigorosamente a bordo di un’auto ibrida), per raccontare di come il patrimonio idrico italiano, e di conseguenza anche noi cittadini, sia messo in pericolo dagli effetti del riscaldamento globale (lo scioglimento dei ghiacciai in Piemonte e l’innalzamento del livello marino a Venezia) e dall’inquinamento, dal Po’ ai fiumi avvelenati da Pfas (una famiglia di sostanze chimiche usate in campo industriale) in Veneto.


Durante il viaggio Claudia e Daniele incontrano esperti, volontari di associazioni ambientaliste e persone comuni: attraverso tante testimonianze Controcorrente racconta del rischio di alluvioni a Genova, della mancanza d’acqua potabile che affligge alcune zone della Calabria, delle difficoltà di sopravvivenza dei pescatori pugliesi perché l’Adriatico è stato sfruttato troppo e non c’è quasi più vita marina, delle inquinatissime Spiagge Bianche di Rosignano Solvay in Toscana, dei reati ambientali commessi dalle mafie, delle tonnellate di plastica presente nei nostri mari.

Con uno sguardo attento ai numerosi problemi italiani, ma senza mai prescindere da considerazioni a livello globale, in primis il tema delle migrazioni ambientali causate dal progressivo innalzamento delle temperature, il film denuncia la mancanza di una coscienza ambientale radicata, ma rilancia anche un messaggio di speranza fondato sull’energia di cambiamento delle nuove generazioni, che però non può prescindere dall’apporto di tutti, singoli e collettività, per provare davvero a invertire la rotta.

Va rimarcato, nota di sostanza e non di forma, come Controcorrente sia il primo documentario a impatto zero, perché sono stati piantati 200 alberi per compensare le emissioni di CO2 prodotte durante le riprese: una dimostrazione tangibile di coerenza (mai darla per scontata!) nel rispetto del tema affrontato dal film.

 


Anche quest’anno siamo media partner del Terra di Tutti Film Festival.

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Qui trovate il programma completo.

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