Lucia Cataleta e Dario Molinaro ci riportano nelle stanze del proprio Art Motel. A dire il vero a questo giro la stanza è una sola e gli artisti molteplici, nello specifico cinque: per 15 giorni, Margherita Borghesi, Emanuele Cantoro, Dario Nanì, Ilaria Piccirillo e Daniele Latini, si misureranno in un confronto serratissimo dentro uno spazio che da nido d’artista si apre al molteplice e fa della dimensione più intima una sfida intimistica.
Le porte di Art Motel, laboratorio permanente sull’arte contemporanea (il progetto ve l’abbiamo già raccontato qui), per due settimane saranno quelle di Spazio Petroni 22A che grazie alla Fondazione Rusconi e all’iniziativa Arte negli spazi temporanei dà vita a quella che il collettivo stesso ha definito la propria più grande scommessa, L’ordine della Pizza Bianca.
«Per noi un laboratorio nel laboratorio, un work in progress continuo, una forma mentis di crescita che porteremo avanti fino all’ultimo giorno di progetto. Il titolista del gruppo è Dario, accanito estimatore del grande fumettista italiano Andrea Pazienza. In Pompeo, nel totale caos narrativo, il protagonista a un certo punto esclama questa frase: “È tempo di un nuovo ordine, l’Ordine della Pizza Bianca”», esorta il collettivo, snocciolandoci la genesi di questo curioso titolo che fa presagire intenti che vanno ben oltre il semplice collegamento col prodotto nostrano.
«Abbiamo voluto visionare lo spazio e pensare a un progetto site specific per il quale la Fondazione, nella figura del Presidente Ivano Ruscelli che ringraziamo, ci ha dato massima libertà. L’idea da cui siamo partiti è quella di non voler costruire una semplice mostra, ma provare a fare qualcosa di più: creare un organismo di lavoro vivo e dinamico, in cui in primis fornire spazi agli artisti che non ne hanno e sono costretti a lavorare nelle proprie camerette per poi attivare processi di scambio e confronto, creare opportunità di crescita, produrre bellezza e cultura per tutta la cittadinanza attiva», continuano Lucia e Dario, a riprova di un approccio fluido e mai statico.
Il nido d’artista è il fiore all’occhiello di ArtMotel come vi abbiamo raccontato qui con gli Studio Visit, e non poteva non essere membro e parte fondante di questo esperimento non solo artistico e creativo ma sociale, «ogni artista vivrà questa esperienza a modo proprio. Lo spazio di lavoro è una questione delicata e non è da tutti riuscire a produrre qualità nella collettività. È una prova, un esperimento quasi sociale, in cui ognuno di loro dovrà imparare a capire l’altro, cercando confronto e comunicazione con rispetto del modus operandi e delle esigenze altrui», spiegano.
I cinque artisti coinvolti, di età compresa tra i 20 e i 29 anni, sono pittori puristi, disegnatori, illustratori e fumettisti: un organico che cercherà di dare un ordine a Spazio Petroni 22 A con la branca che più appassiona il progetto, la pittura e il disegno. «È uno strano white cube, uno spazio dalla forma particolare e interessante, che si sviluppa in lunghezza. Bianco, bianco ovunque che sarà riempito, colorato e vissuto dalla creatività e dal talento dei suoi protagonisti», aggiungono.
Il programma si arricchisce di talk, eventi e seminari per tutto il mese di luglio.
«Dal 2 al 16 luglio i cinque artisti lavoreranno nello spazio in totale libertà – raccontano – In questi giorni inviteremo addetti ai lavori (galleristi, giornalisti, collezionisti, curatori) per visionare lo spazio e dialogare con loro. Il nostro intento è proprio creare un confronto tra i giovani artisti ed esponenti del sistema arte. Non solo, lo spazio sarà aperto alla cittadinanza, quindi anche ad appassionati e curiosi.
Nel frattempo nella prima sala ci saranno piccole mostre temporanee (format che chiameremo Il pepe sulla pizza bianca) di artisti della nostra community che apprezziamo.
Il 18 luglio inaugureremo la mostra con i lavori prodotti dai 5 artisti, visitabile fino al 31 luglio. In questa seconda sessione del progetto daremo spazio poi a eventi e incontri: stiamo coinvolgendo altre giovani realtà che a Bologna si muovono nel campo dei talenti emergenti.
Il 19 luglio alle ore 18.30 ci sarà un reading poetico con Lo Spazio Letterario, accompagnato da live painting e un evento totalmente gestito dalla rivista Profondissima di cui Emanuele Cantoro (artista in residenza) è direttore.
Il 21 luglio alle ore 17.30 invece Il gioco dell’oquio, dove la nuova redazione eletta di Profondissima si presenta con il nuovo volume Fonda Prossimi.
I talk, invece, sono work in progress: stiamo lavorando per organizzarne uno che racconti la storia degli spazi indipendenti bolognesi, ascoltando le voci di chi ha fatto la storia e di chi sta cercando di farla nel presente».
Insomma, ancora una volta ArtMotel riesce nell’intento di farci entrare a curiosare nelle proprie stanze, che sono anche le nostre e quelle degli altri.
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