Chi torna a cercare gli ex, chi è combattuto sul continuare a usare tinder, chi sospetta che il partner continui a starci solo perché non può conoscere altre persone. Le coppie che si sono trovate improvvisamente a convivere e quelle divise dai dpcm, che non si possono più vedere.
Vivere la sessualità, l’amore e le relazioni al tempo della pandemia non è di certo facile. Il occasione del giorno di San Valentino, abbiamo cominciato a domandarci come le nuove regole che hanno ridefinito la nostra socialità nell’ultimo anno abbiano cambiato questi aspetti, tra i più importanti della nostra vita.
Da qui è nata una nuova riflessione, dopo aver affrontato altri temi: la felicità, l’identità e il corpo.
A rispondere, come sempre, sono stati alcuni rappresentanti della Bologna Creativa, tra registi, fotografi e scrittori.
Sesso e pandemia. Per vederci chiaro su questo tema abbiamo raccolto le indagini e riflessioni di Arianna Quagliotto, Maria Giulia Giulianelli e Giulia Moscatelli di InsidePorn, un progetto di ricerca e un collettivo che promuove il dibattito attorno al tema delle sessualità.
Come avevamo immaginato, la pandemia ha inevitabilmente modificato il nostro modo di vivere le relazioni, ma non per forza in modo negativo: l’isolamento ha anche portato molte persone a scoprire sé stesse e a sperimentare qualcosa di nuovo.
Oltre alle loro riflessioni, ci hanno anche consigliato 6 film a tema da vedere da soli o in compagnia.
Invece parlando d’amore, cos’è cambiato?
“Oggi l’amore ‘romantico’ si è frammentato, generandone altre migliaia”.
Molti di voi lo conosceranno per essere stato parte del gruppo di Space Valley su YouTube, ma Dario Matassa ora è scrittore, cura una rubrica di opinioni su
Vanity Fair e propone riflessioni nel podcast personale SeconDario.
Partendo dal suo primo libro Non ti ho chiamato amore ma ti ho pensato tale, abbiamo parlato proprio dell’amore. Anzi, di tante forme d’amore, anche quelle che non riusciamo a nominare perché non abbiamo ancora trovato le parole.
“Tenere in piedi una conversazione senza poter contare sulla possibilità di scambiarsi un bacio per cancellare un silenzio imbarazzante è difficile. Ora che tenerci a distanza è diventato un obbligo, dobbiamo ricorrere alla fantasia e al genio per sedurci, per innamorarci”.
Sì sa, amore e sesso nascondono ancora molti tabù, ma c’è chi cerca costantemente di abbatterli mostrando tutta l’umanità che si nasconde dietro le apparenti stranezze, dando voce alle persone. Proprio con questo proposito, Giulia Gotelli e Vittorio Russo hanno aperto la rubrica #taBOo sul giornale dell’Università, InCronaca, da cui è nato anche un libro con le dottoresse del Centro Italiano di Sessuologia.
Ci hanno portato nel mondo dei millennials per capire come sono cambiate le relazioni ai tempi del Covid.
Quando si parla di relazioni e lockdown, non possiamo dimenticare chi si è ritrovato faccia a faccia con un mostro che ben conosceva, o col quale ha avuto il terribile incontro per la prima volta: la violenza domestica.
Abbiamo raggiunto anche il fotografo e filmmaker Giuseppe Martone Junior che ha deciso di affrontare questo tema in un cortometraggio realizzato proprio durante il primo lockdown, #oddiorestoacasa.
Chi ha dovuto affrontare una convivenza h24 non ci sono solo le coppie, ma anche le famiglie. Con figli.
Per questo abbiamo ascoltato anche l’autore Angelo Marino per parlare delle gioie e dei dolori di condividere l’intera giornata con la propria famiglia. Una seconda prova per lui, diventato papà quando ancora non si sentiva pronto.
Ha deciso lo scorso anno di trasformare questa sua storia in un libro, Le chiavi di casa.
Staresti con me se non ci fosse la pandemia?
Per concludere la nostra riflessione, la fotografa Sonia Formica ci ha aiutato a ribaltare la visuale: questa domanda continuiamo a chiederla all’altro quando le risposte, forse, le abbiamo già. Tutto sta nell’essere sinceri con sé stessi.
“Questo sistema del colmare le nostre insicurezze appoggiandosi all’altro si può sconfiggere solo attraverso l’ascolto: l’ascolto di sé stessi e dei segnali che ci arrivano dalla persona che stiamo frequentando”.
Siamo partite dal suo progetto fotografico Amore liquido con cui ha deciso di seguire il flusso della modernità descritta da Bauman, per analizzarne i sentimenti, scovarne le emozioni e fermarli per sempre nei suoi scatti.
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