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Tra techno e trattori ti dimentico sui colli. I quartieri underground raccontati da @lecosechevedi

15-07-2025

Di Redazione
Foto di Alberto Azzara

Continua la nostra nuova rubrica, un lavoro inedito curato per noi dall’artista Alberto Azzara, noto su instagram con il nome @lecosechevedi. A metà strada tra Tondelli e Bukowski, il flusso di coscienza di Alberto ti porterà a riscoprire Bologna e i suoi quartieri, in pieno stile beat generation 2.0. Non solo parole, ma anche immagini. Dopo la Bolognina, San Donato, il centro storicoSaragozzaSan VitaleSanto Stefano, la Cirenaica, si continua con i colli.

CAPITOLO 8:  tra techno e trattori ti dimentico sui colli

Arrivo a San Luca in macchina per non rischiare di ricevere una benedizione e sentirmi più a mio agio quando salgo così in alto da sfondarmi l’udito con le grida che soffoco come un coito interrotto per godere a metà leccandomi le dita dopo quelle patatine che sanno di infanzia e fallimenti. Da qua su sei una qualsiasi come forse sei sempre stata ed avevo solo bisogno di confonderti nel tutto anche se ti vedo meglio quando ci vedo doppio e mi sale la voglia di scopare chiedendoti come stai ma fortunatamente non rispondi. Mi appendo ad un canestro di un campo abbandonato per renderlo più abitato di questo pomeriggio passato a recitare qualcosa che potrebbe sembrare vero nei primi minuti iniziali. Nel silenzio riscopri quanto è grande questa città che stavi limitando ad ogni muro che incontravi sbagliando strada senza mai ritrovarti e ti orientavi guardando i riflessi delle insegne dalle pozzanghere perché avevi troppa paura di alzare lo sguardo. Hai scoperto che non sai fare lo zaino quando è giorno anche per piccole avventure e metti in dubbio tutto in scleri esistenziali come quando vedi una bottiglia vuota a terra vicino ad un cassonetto. Sei ipocondriaca tranne quando pippi su cose che non sono mai state pulite e sono state giusto spolverate dal vento o dal soffio di qualcuno. Ogni due passi accendi una paglia che è anche la tua pausa pranzo preferita dal giorno in cui hai scoperto che il tuo ragazzo stava sotto per me senza capirci realmente un cazzo e si immaginava un porno che eccitava solo lui mentre io ti guardavo negli occhi e mi segavo sui tuoi pensieri stuzzicandoti la voglia. Ho avuto paura quando mi sono sentito andare a fondo poi mi sono ricordato che si galleggia solo da morti e ho ancora la forza per salire fino a qui guardandomi indietro mentre crescono i miei valori e divento più caro di un’escort affascinante. Scappo dietro un’albero per pisciare tra techno e trattori mentre piango. Mentre rido.

-Alberto Azzara