Siamo rimasti chiusi tra le nostre quattro mura, ma cosa rimane di noi se non c’è nessun altro nella stanza?
Non possiamo più riempire con gli altri i nostri vuoti e stiamo facendo i conti con noi stessi. Ma non solo, ci hanno costretto a scegliere chi sono i nostri “altri”.
Dopo la riflessione sulla felicità, abbiamo lanciato un’altra domanda: Chi sei senza gli altri?, aprendo il 2° capitolo del nostro nuovo format sulle emozioni collettive che abitano le nostre teste in questo momento.
Abbiamo tentato di rispondere coinvolgendo artisti, scrittori, fotografi, registi e musicisti della Bologna Creativa.
E per concludere la nostra ricerca, siamo anche scese in strada per chiederlo ai passanti.
Qui abbiamo raccolto tutti i contributi.
Ha venduto la sua identità artistica su eBay e realizzato performance e progetti collettivi, anche attraverso l’uso dei social.
L’altro per lui è una presenza imprescindibile, ma a volte ingombrante: “la condivisione sui social è un’arma a doppio taglio: se non fai niente ti senti fermo, poi guardi gli altri che pubblicano cose e ti sembra che siano migliori di te”.
Per inaugurare la nostra riflessione sul tema, abbiamo raggiunto l’artista Giuseppe Palmisano.
Inevitabilmente, nel rapporto con gli altri entra in gioco anche il concetto di solitudine, con cui tutti ci siamo trovati a fare i conti.
Non sempre però può essere vista come una nemica da rifuggire. Come ci ha confessato Umberto Maria Giardini, in arte Moltheni, artista tra i più noti e longevi del panorama indipendente Italiano, in una lettera con le sue riflessioni: “la solitudine non mi ha mai impaurito, in molti periodi della mia vita è stata una compagna alleata della mia esistenza”.
Essere isolati dagli altri può essere anche una forma di rassicurante protezione, un temporaneo rifugio dal mondo. Così l’ha vissuto Roversi, quando ha deciso di chiudersi nel bagno delle donne. È il protagonista di Se son rose, secondo romanzo di Massimo Vitali, pubblicato nel 2011 per Edizioni Fernandel. Oggi ne è nato un film, Nel bagno delle donne, per la regia di Marco Castaldi.
Ma ci si può realmente allontanare dagli altri? “Quando si cerca di isolarsi dal mondo, è il mondo che poi viene a cercarti”.
Massimo ci ha accompagnato alla porta di Roversi. Abbiamo bussato anche noi.
È proprio alla ricerca dell’altro che sono andati i ragazzi della compagnia teatrale Instabili Vaganti. “Il teatro è basato sull’altro. Non siamo nessuno senza l’altro, senza lo spettatore, senza gli altri attori e gli altri artisti”.
Nicola Pinazola, attore e cofondatore della compagnia, ci ha raccontato con un video, Superare i confini, il nuovo progetto alla ricerca dell’altro che coinvolge artisti da tutto il mondo.
“Penso che ci sia voluto un po’ per capire come gestirlo tutto questo tempo e, successivamente, quando abbiamo capito come farlo, abbiamo deciso su che cosa proiettarci e concentrarci, sia sulle nostre ambizioni e i nostri interessi che noi stessi”.
La solitudine forzata che stiamo vivendo può diventare uno stimolo per creare qualcosa di nuovo? Per Michele di Robe Artistiche è stato così. Ci ha raccontato com’è nato il suo progetto nato durante il primo lockdown: una pagina Instagram per raccogliere i suoi collage pop che accostano cinema, l’animazione, musica, fotografia e icone del passato.
C’è anche chi la solitudine ha cercato di rappresentarla su pellicola, prima che diventasse un mood condiviso.
A dir la verità sono tante solitudini quelle raccontate in San Donato Beach, apparentemente diverse, tenute insieme dalla cappa del caldo di Bologna, in un posto che, oltre a essere una periferia cittadina, sembra rappresentare i margini dell’anima delle persone.
Ne abbiamo parlato con il regista Fabio Donatini e l’autore e sceneggiatore Antonello Grassi.
“La presenza dell’altro aiuta a definirci, a capire cosa non siamo e cosa dovremmo essere, a metterci in discussione, a stupirci. Senza gli altri rimaniamo risposte senza questioni, fermi su convinzioni che con il tempo ci inchiodano a un vivere presuntuoso e isolato. Con gli altri ho imparato a essere autonomo, a gioire delle piccole cose, ad amare: nessuno escluso, soprattutto con chi nel tempo ha percorso strade diverse. Il brano ‘I balconi‘ scaturisce da una riflessione non molto lontana da questo concetto: senza l’altro, comunque vada, non si cresce”.
Anche Alessio Ciccolo, cantautore calabrese classe 91, bolognese d’adozione, ha contribuito alla nostra raccolta di suggestioni e pensieri con un acustico tratto dal suo ep d’esordio Solo un Dovere.
Un altro contributo che abbiamo condiviso sul nostro canale Instagram è quello di Michele Levis, fotografo di architettura che, nella sua ricerca, preferisce rappresentare spazi vuoti. Ci ha spiegato la sua scelta.
“Tutto ciò che ci circonda dice qualcosa e io, osservandolo e interpretandolo, comunico. Per cui l’’essere senza gli altri’ in questo momento è un’occasione per riflettere“.
Ma è possibile godere di relazioni intense e di spessore anche a tre metri di distanza?
Lo abbiamo chiesto all’Associazione Sportiva Dilettantistica e Culturale A Piedi Nudi che lavora anche su questo aspetto. L’obiettivo è far sì che l’uomo torni a essere visto come un tutt’uno inscindibile tra mente, corpo, relazioni sociali e ambiente.
Carlotta Viti, una delle fondatrici, ci ha aiutato a guardare al rapporto con l’altro da un punto di vista più accademico e scientifico, spiegandoci come si possa fare tutto questo non solo con lo sport, ma anche con la divulgazione scientifica.
Quando si parla di relazioni spesso si pensa a quelle amorose. Ma ne esistono anche altre altrettanto profonde, dimenticate dai dpcm del governo.
Abbiamo concluso il nostro ciclo di riflessioni con un libro: Un’amicizia di Silvia Avallone.
Da una parte Elisa, aspirante scrittrice china sui suoi diari, dall’altra Beatrice, influencer che vende al web la propria vita in scatti. Elisa è parola, Beatrice è immagine: due linguaggi opposti e complementari, che si attraggono e respingono. Sono le protagoniste di questo romanzo. Con l’autrice abbiamo indagato il tema del rapporto con gli altri partendo da questa amicizia.
Chi sei senza gli altri?
Tutti gli articoli
> Giuseppe Palmisano: “Sui social gli altri sembrano tutti migliori di te”
> “La solitudine è stata un’alleata”. La lettera aperta di Moltheni
> “Nel bagno delle donne” l’isolamento come riparo dai fallimenti
> L’arte pop di Robe Artistiche nata in quarantena
> San Donato Beach, un esperimento visivo sulla solitudine
> “Le relazioni profonde sanno superare i tre metri di distanza”. A piedi Nudi
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